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LE
2000 PAROLE INGLESI PIU FREQUENTEMENTE CONFUSE DAI PARLANTI DI LINGUA
ITALIANA A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Y Z 2000 lemmi inglesi di uso comune con particolarità ortografiche che inducono facilmente in errore i madrelingua italiani Introduzione, ricerca linguistica ed edizione elettronica a cura di
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PROFILO DEI FALSE FRIENDS INIZIO DOCUMENTO Abbiamo dedicato questo glossario di 1900 voci a quei lemmi che, pur presentando una certa somiglianza ortografica con l’italiano (è il caso di "incident", "actual", "truce"...che non significano affatto "incidente", "attuale" o "truce") ne divergono sostanzialmente nel significatoi. Poiché tali termini traggono “pericolosamente” in inganno la nostra fiducia, dissuadendoci dal consultare il dizionario proprioin virtù di questa somiglianza apparente, essi sono conosciuti come “Falsi Amici”. paragrafo successivo 1.2 Origine dei Falsi Amici: cenni storici INIZIO DOCUMENTO L’ambiguità linguistica ha precise e antiche cause storico-sociali. I dialetti anglosassoni di origine germanica, molto simili all’islandese e ad altre lingue scandinave, furono presto “contaminati”, anche se in misura lieve nell’alto medioevo, dal latino dei primi monaci cristiani che nel V-VI sec D.C. cominciarono ad evangelizzare le isole britanniche. Ma ciò che cambiò radicalmente la lingua inglese fu l’invasione dei normanni nel 1066. I normanni, discendenti essi stessi (come gli anglosassoni) da tribù scandinave avevano “addolcito” i loro costumi vichinghi dopo due secoli di invasioni e di razzie che avevano portato morte e devastazione nel nord della Francia. Convertitisi al cristianesimo, furono fatti feudatari dal Re di Francia, adottando la lingua di questo paese. paragrafo successivo A partire dall’XI secolo (periodo della conquista dell’Inghilterra) imposero dunque anche a Londra, anche se con limitato successo sulla popolazione, la loro lingua e cultura. A questo “rimescolamento linguistico” dovette aggiungersi quattro-cinque secoli più tardi l’opera degli umanisti. I nuovi eruditi, oltre ad introdurre molte altre parole latine, ne portarono anche parecchie di greche e italiane. Si trattò dunque di un lungo processo durato circa dieci secoli, al termine dei quali (l’Età di Shakespeare, XVI-XVII secc.) vediamo formarsi una lingua che appare “ibrida”, e che a fianco dei termini germanici conserva quelli romanzi o addirittura gli originali latini e greci con tanto di declinazione plurale (Lat. medium, media; fungus, fungi; greco phenomenon, phenomena. Un patrimonio linguistico inestimabile. paragrafo successivo Gli anglosassoni (popolazione autoctona) dicevano per esempio “pig”, i franco-normanni “porc”, e poi sia gli uni che gli altri usarono l’una o l’altra parola indiscriminatamente per un certo periodo. Ma la legge della selezione naturale vale anche per le lingue, e i sinonimi romanzi si trovarono a competere per la sopravvivenza con quelli anglosassoni. Al distacco dell’Inghilterra dalla Francia nel XIII sec., molti francofoniormai “naturalizzati” persero l’uso della lingua francese (fenomeno attestato umoristicamente da Chaucer quando si prende un po’ gioco del francese “scolastico” della suora delle Storie di Canterbury. L’assimilazione dei franco-normanni fu cementata cementata inoltre dai frequenti matrimoni misti con l’aristocrazia anglosassone. I figli di queste unioni erano bilingui, e introdussero molte parole germaniche nell’anglonormanno mentre l’anglosassone ”vichingo” originale vide molte delle sue parole decimate per l’introduzione di termini francesi. paragrafo successivo Molte parole anglosassoni e francesi dal significato identico furono dunque eliminate per economia linguistica, ma in altri casi i sinonimi sopravvissero rinnegando se stessi (cioè il loro significato originale). Ecco dunque che il francese “actual”(oggi “actuel”) assunse il significato di “vero”, che “chant” fu relegato ai canti militari. Altre parole come “rumour”(oggi “rumeur”), già falsi amici in francese, lo restarono in inglese: “rumour” vuol dire, come nella lingua d’origine, “voce, diceria” e non ”rumore”. paragrafo successivo Queste parole hanno dunque fotografato, come la pietra per i fossili, quelle antiche lotte di potere tra anglosassoni e normanni, restando immutate in Inghilterra nella loro antica forma mentre la parola originale si evolveva in Francia. Il che ci ha aiutato a ricostruire il francese e i dialetti francofoni antichi. paragrafo successivo 1.3 Dai più falsi ai più sinceri INIZIO DOCUMENTO Per la complessità storico-linguistica del fenomeno descritto sopra e delle lingue in genere, non è naturalmente possibile creare una partizione esatta tra un campo e l’altro: alcune parole sono sempre falsi amici (actual, rumour, injure ), altre lo sono in parte, cioè in determinate accezioni (absorbed = “assorto”, ma anche “assorbito”; celebrate = “festeggiare”, ma anche “celebrare”, incidental = “casuale”, ma anche “incidentale”). [paragrafo successivo] Potremmo individuare nel lessico inglese cinque categorie principali, di cui la prima è rappresentata dai falsi amici veri e propri, la seconda da amici che sono “falsi” in alcune accezioni, cioè solo in alcuni significati, la terza da lemmi di origine romanza, greca e latina, ma che falsi amici non sono perché la traduzione intuitiva di questi termini non induce in errore (essi non costituiscono l’oggetto della presente ricerca), nella quarta rientrano parole inglesi che sono diventate falsi amici per un uso linguistico errato al momento della loro importazione nella lingua italiana, mentre nella quinta e ultima categoria sono comprese quelle parole anglosassoni che solo per pura coincidenza con l’italiano si trovano nella posizione di essere tradotte eerroneamente: [paragrafo successivo] 1-ACTUALLY, INCIDENT, o INJURE non significano “attualmente”, “incidente”, “ingiuria”. Il loro vero significato è rispettivamente “veramente", "a dire il vero”, “ avvenimento, evento” e “ferire fisicamente”. Per parole come queste, tutti i significati si discostano dall’italiano. 2-APPREHENSION significa “cattura”, ma anche “apprensione” come in italiano; PRETEND vuol dire sia “far finta” sia “pretendere”; COMFORT vuol dire, “agio, comodità, comfort”, ma anche “conforto” 3-CASTLE (castello), SOLDIER (soldato), GET (prendere, andare) non inducono evidentemente ad errore. Per questo non sono elencate nel presente glossario. [continua] 4. Lemmi come BEAUTY CASE (evidenziati in corsivo perché inesistenti in inglese), quelli il cui significato è cambiato in italiano come FOOTING e FLIPPER sono virtuosismi tutti italiani. [continua] 5-Il quinto gruppo di parole “equivocabili” per pura coincidenza contiene parole come SCAMP, BARK, BULL, che non significano “scampare”, “barca”, o “bullo”, ma: “peste, bricconcello”, “corteccia”, “toro”. Per i termini che sono falsi amici solo in determinati significati, è stata data per completezza anche la definizione del significato più simile all’italiano in seconda o terza posizione, evidenziando in corsivo il significato "amico". Buona lettura e buona caccia ai falsi amici! [continua] Mauro Baglieri A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W Z
A INIZIO FILE RICERCA PER LETTERA INDICE ABBREVIAZIONI JUVENILE = (sost) minorile, puerile NULL = (sost) parte insignificante N VEST = (sost) canottiera, gilé VIA = (prep) per mezzo di (tecn) VOCABULARY = (sost) glossario VOCAL = (agg) vocale; ad alta voce; esplicito (detto oralmente) VOLUBILITY = (sost) loquacità VOLUBLE = (agg) logorroico, che parla tanto
W INIZIO FILE RICERCA PER LETTERA INDICE ABBREVIAZIONIWASTE = (v) perdere tempo o denaro WASTE = (sost) perdita (di tempo, denaro, energie); rifiuti (tossici) WASTE = (agg) raso al suolo (nella locuzione: "to lay waste") WHITE ELEPHANT = (sost) cosa inutile W WILL = (v) volere (intensamente) WILL = (sost) (min) volontà; testamento; (maiusc) William. Cfr, BILL WILLY = (sost) (min) pene (umor-infant); (maiusc) "Will"< William WONDER BRA = termine spurio per "push-up"
YEAH = (escl) sì; certo; eh sì ! Z INIZIO FILE RICERCA PER LETTERA INDICE ABBREVIAZIONIZAP = (v) fare zapping (passare ininterrotamente da un canale all'altro) ZEBRA CROSSING = (sost) passaggio pedonale Z
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3.1 NOTIZIA BIOGRAFICA SULL’AUTORE Mauro Baglieri è laureato in lingue e letterature inglese e francese presso l’Università degli Studi di Verona con specializzazione in anglistica. E’ abilitato all’insegnamento della lingua inglese e ha lavorato presso diversi istituti di istruzione superiore come docente di lingua inglese e francese, incluso alcune scuole di lingue. Lavora attualmente come libero traduttore di testi ed è membro di Proz.com, associazione e forum internazionale di traduttori e interpreti e collabora a Wikipedia.org la più grande enciclopedia multimediale gratuita di Internet ed è editore della sezione neologismi inglesi di Langmaker.com, un sito di ricerca linguistica americana. e ad altri progetti senza scopo di lucro. Svolge ricerche nel campo della glottologia e della filologia germanica, della linguistica sincronica e della fonetica e fonologia inglese.
3.2 ABOUT THE AUTHOR Mauro Baglieri is a language graduate (English and French) from the Università degli Studi di Verona, Italy, where he majored in English Studies. He has QTS (Qualified Teacher Status), a Certificate of Proficiency in English from the British Council and has worked for a number of Italian high schools as an ESL and French teacher for a number of language schools. He is also a freelance translator and is an active member of Proz.com, the international association and forum for translators and interpreters. He contributes articles to Wikipedia.org, the largest free encyclopedia on the net, is the editor for the English neologisms section of Langmaker.com, a U.S. website about linguistics. He works for other non-profits and charities. He is actively involved in linguistics and philology research, including English phonetics and phonology. INIZIO DOCUMENTO
3.3 BIBLIOGRAFIA CONSULTATA - BIBLIOGRAPHY
Hoffman-Cortesi, L. e Schidt, B., I segreti dell’inglese. 2 voll. Firenze, Sansoni, 1988.
Baugh, A.C. and Cable, Th., A History of the English Language. N.Y., Routledge, 1978.
Strang, B.M., A History of English. London, Methewen, 1970
Romaine, S., Bilingualism. Oxford, Blackwell, 1995.
Murphy, R., English Grammar in Use. Cambridge, Cambridge University Press, 1994.
The English Language Dictionary. London, Collins, 1987.
The New Oxford Dictionary of English. Oxford, OUP, 1998.
Dizionario Cabridge-Signorelli. Milano, Signorelli, 1985.
American Slang, ed. R.A.Spears. Lincolnwood, Illinois, National Textbook Company, 1989.
Le Robert Quotidien. Paris, Dictionnaires Le Robert, 1996.
Copyright © 2004 by Mauro Baglieri
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